Spunta il retroscena inedito circa la vita professionale di Marco Giallini. Ad un famoso collega deve l’inizio del suo successo. Ecco di chi si tratta.
Marco Giallini è uno degli attori di maggior talento del panorama cinematografico italiano. Nato e cresciuto a Roma, si è distinto per il suo essere versatile e per aver interpretato ruoli sempre diversi l’uno dall’altro (Perfetti sconosciuti, Domani è un altro giorno, Non ci resta che il crimine). Tanto è vero che questo grande successo lo ha portato alla vittoria non solo dei David di Donatello ma anche dei Nastri d’Argento.
La possibilità di diventare attore, in passato, sembrava solo un sogno o un pensiero remoto, in quanto a 22 lavorava come imbianchino. Tuttavia, decide di frequentare la rinomata la scuola teatrale La scaletta di Roma. È questo l’inizio del suo percorso, che sfocerà in una carriera lunga e florida.
Marco Giallini, la verità sul forte legame con il collega e amico
Per quanto riguarda il debutto cinematografico, questo avviene nel 1986 con una piccola comparsa nel film Grandi magazzini. Con il passare del tempo, i ruoli sono diventati sempre più importanti e significativi. Fino a quando, nel 1995, è protagonista de L’anno prossimo vado a letto alle dieci.
Il talento dell’attore viene riconosciuto dal grande regista Marco Risi, ma è solo ed esclusivamente ad una persona che Giallini deve tutto. Come egli stesso ha dichiarato, una fetta importante del suo successo è legata all’amicizia storica e fraterna con un’altra colonna portante della cinematografia italiana: Valerio Mastandrea.
Insieme formano un duo indissolubile e, oltre ad essere grandi interpreti, sono amici da trent’anni. Si sono conosciuti nel dicembre del 1994 e da allora non si sono più lasciati. Diverse le occasioni che li hanno visti recitare fianco a fianco, suggellando ancor di più chimica e complicità. Tanto è vero che lo stesso Giallini ha raccontato di quanto Valerio abbia sempre creduto in lui, specialmente agli esordi.
Mastandrea, infatti, è stato sì un collega, ma anche colui che lo ha aiutato ad affermarsi nel mondo del cinema suggerendo ai registi con cui lavorava di chiamare Giallini e di verificare personalmente il suo talento. Dunque, Valerio non può essere considerato solo un amico: è una figura emblematica e fondamentale della vita dell’attore romano. Giallini, infatti, ha voluto anche che il collega fosse il padrino di battesimo di uno dei suoi due figli. Un rapporto, il loro, da sempre sincero e onesto e soprattutto senza invidia.